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Una SRL anche per i vincitori dei concorsi straordinari?

Claudio Duchi
Claudio Duchi
Una SRL anche per i vincitori dei concorsi straordinari?


L’approvazione del DDL concorrenza in Senato con un voto di fiducia rende verosimile che le nuove norme entrino in vigore prima dell’estate poiché il Governo, adottando lo strumento della fiducia, ha mostrato di voler chiudere finalmente la partita. I mutamenti per la farmacia sono così radicali da integrare un vero e proprio cambio di paradigma ed andranno esaminati approfonditamente quando le nuove norme entreranno davvero in vigore.

Tuttavia è già attuale un aspetto non secondario che coinvolge le scelte dei vincitori associati dei concorsi straordinari; costoro, infatti, in più di una regione stanno per costituire tra di loro la società che dovrà gestire la farmacia vinta a concorso con la possibilità di farlo subito oppure di attendere, a seconda dei casi, qualche settimana o qualche mese.

È qui che si pone il problema ed anzi, a mio avviso, l’opportunità.

Chi può attendere farebbe bene a considerare l’opportunità  di farlo per verificare se entrerà in vigore nei tempi prospettati dal Governo e cioè entro il prossimo mese di giugno il DDL concorrenza e, con esso, la norma che consente anche  alle società di  capitali di divenire titolari di farmacia.

Tale norma, infatti, potrebbe a mio avviso essere sfruttata anche dai vincitori associati dei concorsi straordinari i quali ai sensi dell’art. 11, D.L. n. 1/2012, debbono mantenere la “gestione associata su base paritaria” per un periodo che lo stesso DDL concorrenza di cui si sta parlando riduce da 10 a 3 anni.

Non v’è dubbio che la norma del 2012 intendesse riferirsi al modello della società in nome collettivo nella quale ciascuno dei vincitori in associazione operasse direttamente in farmacia  con una quota paritaria di proprietà dell’azienda e (pressoché) pari ruoli gestionali, né avrebbe potuto essere diversamente, mancando appunto il riferimento alla società di capitali quale soggetto autorizzato a divenire titolare di farmacia.

Senonché l’introduzione di tale soggetto tra quelli che possono intestarsi e gestire la farmacia cambia appunto il paradigma e non si vede ragione né giuridica né di altra natura per negare l’utilizzabilità di tale forma societaria ai vincitori in associazione dei concorsi straordinari.

Infatti, la circostanza che il legislatore elaborando l’art. 11 del D.L. n. 1/2012 avesse in mente un altro modello non risulta decisiva proprio perché non poteva essere diversamente e, del resto, anche attraverso una società di capitali, ad esempio una srl, è possibile attraverso la detenzione di quote eguali la gestione associata “su base paritaria”, cui il legislatore ha fatto riferimento.

Non escludo che qualche Autorità sanitaria possa storcere il naso, non essendo la duttilità una dote uniformemente diffusa, ma si tratta di un problema da affrontare e risolvere, non risultando accettabile una discriminazione così palese quale si verificherebbe escludendo i vincitori dei concorsi straordinari dall’utilizzazione della società di capitali, quasi si trattasse di soggetti con minori diritti

Del resto, è facile prevedere che la società di capitali diverrà lo strumento più frequentemente utilizzato per la gestione di una farmacia anche attraverso la trasformazione delle società di persone attualmente in vigore, nel desiderio di molti di sottrarre il proprio patrimonio personale alle incerte sorti del mercato.


Claudio Duchi

Nato a Cremona nel 1946, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Pavia nel 1969. È avvocato dal 1975 (albo degli avvocati di Pavia) ed ha esercitato l’attività forense occupandosi principalmente di diritto sanitario e delle farmacie, anche quale redattore di riviste giuridiche specializzate. È autore di alcune monografie e di numerosi contributi, tra cui “Titolarità e gestione della farmacia privata” (Utet Periodici Scientifici, 1990), “Il riordino del settore farmaceutico” (Pirola Editore, 1991, con Francesco Cavallaro) e, da ultimo, “I reati del farmacista” (Editoriale Giornalidea, 2000). Relatore in numerosi convegni e corsi ECM destinati al settore farmaceutico, collabora stabilmente con la rivista Farmamese.
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